Celiachia SI, Celiachia NO

21 Settembre 2017 at 20:10

 

Celiachia SI, Celiachia NO

Intolleranza al glutine, perchè?

Aiutatemi a capire.

Contemplando questi magnifici campi di frumento, che si presentano davanti ai miei occhi ed il colore dorato delle spighe piegate; per essere troppo generose, mi fanno sognare!

Esse stanno finendo la maturazione, per iniziare un nuovo ciclo sfamare gli Esseri del cielo e della terra.

Chi avrebbe mai pensato che un minuscolo chicco di frumento un giorno sarebbe divenuto un pericolo per la nostra salute.

La parola celiaco ormai, ha preso il sopravento! Giustificando tutto e tutti, è così che l’uomo ha perso il valore del ”Pane quotidiano” invocato da tutte le religioni.

Neppure siamo più in grado di procurarcelo il pane.

Vi riporta questa parodia tra dottore e paziente:

P: “Non sarò mica celiaco, dottore?”

D: “Se soffri di tali disturbi la pillola magica non esiste!”. Una definizione che rincuora i pazienti, perché possono comunque sopperire recandosi nei nuovi negozi per celiaci, come per il diabetico che mangia di tutto, tanto prende la pastiglia regolarmente e assume l’insulina.

P:  “Io non faccio uso di farmaci, dottore! Non voglio l’antibiotico! Non basta che io mangi delle sostanze specifiche per aumentare i valori, dottore?”

Il medico fa altre domande, per poi arrivare alla conclusione dove il paziente afferma d’assumete anticoncezionali da 30 anni.

D: ”Bene signora di certo non sono caramelle, ma una dose di chemioterapia …Non ci capiamo più!”

Tutti diventiamo celiaci, se consumiamo impropriamente questo meraviglioso cereale; esso viene trattato, conservato e consumato senza conoscerne le sue proprietà ed effetti collaterali che s’innescano con un sovra dosaggio.

Il frumento, per la sua purezza e abbondanza, è ritenuto frutto di benedizione dell’Altissimo, presente su ogni mensa.

Il chicco di questo cereale viene raccolto, battuto, triturato, macinato al mulino ad acqua; una lavorazione lenta che non stressa il chicco, i sacchi sono riposti in modo che la farina non si surriscaldi, trasformata in una pasta elastica veniva cotta nei forni con una lenta cottura.

Si sentiva il diffondersi del suo profumo di pane cotto, ed era vietato mangiare il pane caldo.

Curioso: nella ristrutturazione di casa mia, sono state portate alla luce delle pietre che profumavano ancora di pane, di certo su quella parete era esistito un  forno per cuocere il pane.

Oggi.

Si acquista il pacchetto di farina dagli scaffali dei supermercati (dove non hanno tenuto conto di tante cose importanti per la sua conservazione) e tanto meno la massaia sa farne buon uso.

Se assaggi quella farina è amara, pizzica sulla lingua ed è acida. È come la vita che stiamo vivendo.

Io la farina prodotta nel mulino la conosco bene ed è dolce, soffice ed il pane profuma, nel masticarlo puoi sentire le vibrazioni e l’energia del sole, dell’acqua e di madre Terra.

Posso affermare che il pane è Vita e non morte, per le cellule (celiachia).

Una cosa importante che si evince nella lettura delle diagnosi, dove gli specialisti affermano la presenza di sospetta Sindrome-Morbo Celiaco, vale a dire segni e sintomi collegabili ad una cattiva assimilazione del glutine.

Se analizziamo si evidenzia intolleranza al glutine specialmente in tutti quei soggetti che hanno il gruppo sanguigno RH0.

Questo perché mancano di un enzima digestivoprolil-endoproteasi (AN-PEP), che scompone la molecola del glutine.

Nella sua totalità, la ricerca clinica e biologica consente ogni giorno di più di definire la patologia celiaca in modo analitico, sebbene ancora non completamente esaustivo.

In particolare, i progressi ottenuti fino ad oggi descrivono la celiachia come un disordine:

  • sistemico
  • immuno-mediato e indotto da precisi componenti proteici del glutine in soggetti geneticamente sensibili
  • caratterizzato sierologicamente dalla presenza di anticorpi circolanti specifici per determinati frammenti proteici del glutine
  • caratterizzato clinicamente da enteropatia e altra sintomatologia in diverse combinazioni.
Riferimenti Sito del PWG: www.wgpat.com.ar  Sito del Codex Alimentarius: www.codexalimentarius.org Sito di AIC: www.celiachia.it

Ecco perché nelle tabelle nutrizionali del gruppo 0 sono da evitare diversi cereali, perché poco digeribile ed assimilabili dal soggetto.

Si nasce Celiaci? Si, ma diventarlo a 20 o 70 anni fa un po’ pensare.

Forse abbiamo abusato e consumato i cereali in modo improprio.

Voi che ne pensate?

Io sono preoccupata per tutte quelle persone che si definiscono malate celiache, essi saprebbero nutrirsi senza che le multinazionali gli forniscano il cibo per Celiaci?

Essi guardano con molta attenzione ciò che ingeriscono, condizionati diventano fobici, ossessivi e quasi maniacali senza conoscere il vero nemico invisibile.